Faceți căutări pe acest blog

joi, 23 august 2018

poemi dal muro - Gli smarrimenti VI


S’è spenta la vita dell’altera Venezia.

Serpenti luminosi,
filmati veloce avanti,
strisciano ai suoi piedi.
Dio gli ha inventato la gioia
e il sorriso sdentato,
steso su tutta la zona pedonale,
gli ha tagliato i panni sul corpo deformato
portati con etichetta alla corte del doge.
i dizionari,
i libri di viaggio,
le mappe turistiche
e la storia dell’impero
per lui sono stati scritti
e per la sua biblioteca di tremila volumi,
venduti al minuto
sul banco improvvisato.
avrei voluto comprargli un sogno
calmante per la malattia,
però il negozio alimentari era già chiuso
prima che finisse
la storia del palazzo veneto.

È buio dietro le finestre con le inferriate.
là vivono i sani,
quelli che vendono la patria
e nascondono negli armadi metallici
l’amore senza libri.
mi viene voglia di gridare:
uscite dalle vostre adorate prigioni
e vincete la fobia!
serpenti
dai corpi colorati,
vorrei esservi d’ostacolo.
non aver paura,
egli ride col cuore
e il suo scoppio di risa spacca il caos
due strade più avanti,
nella mia gondola l’acqua non entra,
i canali si svuotano sempre
fino al giorno.

„uno mi ha fatto attraversare il confine,
e lì ho subito un malessere generale,
sono diventato rosso,
sono sudato,
è salita la pressione arteriale
e sarei morto
se non mi fosse riportato quì.”

Una notte
ti regalerò un regno,
boia,
ora so cosa è soffrire di mal du pays.

Niciun comentariu:

Trimiteți un comentariu

Voi

A Serena e Giorgia Gli esseri umani scelgono sempre le vie veloci. La corsa sulle autostrade li offre una sicurezza in piu ...