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joi, 23 august 2018

poemi dal muro - Gli smarrimenti VIII


Non sono mai
preparata per l’arrivo dell’angelo.
vorrei alzare il mio sguardo
dalla fossa dove sedemmo e piangemmo,
condannata a scavare nel suo putrido muro.
tentare un’evasione,
prima di rivestirmi di pietra il cuore
con la paura di poterlo fare a pezzi,
e dividerlo per le feste,
moltiplicato come i pani nel deserto.
vorrei sentire
nel coro degli affamati
il calmo scivolare del vetro sulle guance.
è difficile immaginare
nascosta dai rami, con terra sotto le unghie,
la neve sporca
quando firmo con una linea spezzata
la Sua casa.

Cosa donare al mendicante
per riavere l’omaggio
come mi insegnò un altro guardiano,
biondo,
che Dio mi mandò una volta
ben disposto
e rinunciando ai consueti messaggi cifrati?

Oggi è arrivato l’angelo,
boia,
e non l’ho riconosciuto,
è ritornato
abbattuto,
nell’affresco.

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