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joi, 23 august 2018

poemi dal muro - La Creazione XI


E poi fu sera
e poi fu mattino:
il primo giorno.

Nuvola stracciata,
sporca come la tendina del vagone di prima classe,
cenere straripa sulle cime.
la pelle del tramonto,
straccio d’arlecchino
si attacca alla croce.
nessuna golgota è troppo in alto!
di corsa
il ferro tentante sparpaglia la pozza dei papaveri.
e scivola, scivola...
sibillano lingue d’acciaio nel silenzio delle piccole stazioni.
il silenzio si spacca fino al cielo.
il pensiero libera ali.
braccia staccate dal corpo
corrono ad accogliere
braccia staccate da tempo.

„E poi fu sera
e poi fu mattino:
il secondo giorno.”

L’arco di fuoco taglia la retina.
i bisbigli si schiacciano sulle labbra.
sotto l’involucro che brucia traslucido,
fino al midollo di magma
le parole si reinventano.
nel brillìo della stella i corpi tacciono avvinghiati.
Adamo e sua moglie
erano entrambi nudi
e non si vergognavano.”

All’estremità della mattinata,
boia,
i cherubini aspettano la nascita di Caino!

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